martedì 11 dicembre 2018

Have yourself a merry little Christmas


Con una congiuntura astrale che citare Saturno sarebbe riduttivo  sto sperimentando il Natale più autentico e genuino menzionato nel post precedente.
Allestire albero e presepe in qualche scampolo di tempo tra un'emergenza e l'altra è stato gia' un piccolo successo, sotto per ora ci campeggia un unico regalo solitario... 
Diciamo che quest'anno trovare lo spirito natalizio ha richiesto un investimento addizionale -  sia mentale che energetico -  mica da ridere, però non demordo. Ogni tanto nell'aria aleggia Rod Stewart con la sua versione di famosi classici festivi, un pò dappertutto ho disseminato piccoli tocchi decorativi, durante le accidentali soste a casa dò fuoco alle polveri e ci vado giù pesante con candele profumate vaniglia e frutti rossi progettando menu un pò più ambiziosi di minestrina e mele cotte (sic), insomma mi sto impegnando.
E mi rendo conto che davvero fare festa non è solamente impacchettare e spacchettare.
E' esserci ancora tutti che è mancato poco che andasse diversamente e questa è la cosa che conta più di tutto il resto.
E' essere una famiglia, con le nostre dinamiche, le menate e le gioie di tutte le famiglie del mondo.
Essere felici per quello che abbiamo e per tutto quello, tanto, che ci è stato concesso finora. 
E' la fortuna immensa di amare i nostri figli e di poter fare delle cose per loro, sono gli amici di sempre che dopo secoli non smettono di volerci bene e ci sembra sempre un pò un miracolo, è l'amore per gli altri. E' il Natale che si applica alla vita di tutti i giorni e in mezzo a tutte le battaglie e alle preoccupazioni ci nasconde in mezzo piccole grandissime sorprese  luccicanti.
Dopo aver riflettuto sul significato più profondo questo non toglie che il 26 mi arenerò sul divano dove intendo rimanere a ingozzarmi di film e a leggere fino al 6 gennaio.
Ndr: ma che bello che è venuto il presepe con la polenta al posto del muschio a simulare un terreno sabbioso (che storicamente è anche più verosimile dell'effetto chalet altoatesino). Come direbbe  Guenzi dopo un interminabile discorso da perderci la ragione "è strano, parecchio strano, ma mi piace" :-)