lunedì 22 ottobre 2012

Gli anni più belli



22 domani…
Intensi, entusiasmanti, pieni di momenti indimenticabili, di incanto e di sorprese. Sei con me praticamente da metà della mia vita, insieme a te sono diventata davvero adulta, mi hai insegnato a vivere, a guardare il mondo da altri punti di vista, grazie a te ho imparato cosa significhi voler bene davvero.
Mai niente e nessuno mi faranno provare una tenerezza più profonda ed infinita, nessuno mi farà stare più in apprensione ("ti ansio" come dici tu..faccio solo il mio lavoro, lo sai..)
Non ti piacciono i compleanni, hai sempre soffiato un po’svogliatamente sulle candeline perché sempre troppo impegnato a giocare o a correre da qualche parte, anche quest'anno festeggiamenti sobri. Detesti cerimonie, riti e regole; non ti si può rivolgere la parola appena sveglio perché di umore intrattabile, a volte sei ruvido ed essenziale come quasi tutti i maschi ma hai un nucleo tenerissimo. Generoso, leale, sincero, sarai un uomo buono.
Mentre scrivo inevitabile che scorrano i ricordi, come in un bellissimo film. E dopo gli anni della techno ascoltata a volumi impossibili la colonna sonora adesso é fantastica (abbiamo anche gli stessi gusti musicali).
Impossibile non pensare al nostro mitico viaggio a Cuba, a quanto sia meraviglioso averti ancora per un pò con me nei miei vagabondaggi, ai progetti zingareschi che abbiamo, a quanto sia bella la vita quotidiana che tra non molto finirà perché andrai a vivere per conto tuo... mi vengono in mente tanti momenti come quando ti ho insegnato a guidare, i mantelli da supereroe che ti ho cucito, tu che ogni volta inesorabilmente piangevi come una fontana guardando una certa scena di Lilly e il vagabondo, certi bellissimi strafalcioni quando iniziavi a parlare, il giorno in cui hai camminato per la prima volta, proprio la vigilia del tuo primo compleanno, tirando degli urletti fortissimi, tra l'esultante ed il meravigliato... I pic nic nelle capanne improvvisate che costruivamo in soggiorno, il periodo in cui abbiamo sperimentato ogni possibile sorta di bricolage, quella volta in cui abbiamo ricoperto completamente i muri del corridoio di disegni, la filastrocca del bimbo fatto di focaccia e tutte le storie ed i giochi che inventavo per te, Joy e lo zoo che abbiamo sempre avuto in casa. Gli accampamenti di bambini sempre a cena e a dormire a casa nostra perché ti é sempre mancato un fratello (e mi dispiace per questo, non sai quanto)... Mi sono divertita con te, tantissimo, ho finito di crescere giocando.
Ho fatto tanti errori, ero molto giovane e se da un lato avevo un'energia incredibile a volte non ho capito, a volte ti ho involontariamente ferito ed in certi momenti non me lo perdono. Vorrei poter tornare indietro e rifare tutto meglio ma una cosa è certa, dal giorno in cui per scaramanzia ho ripetuto 3 volte il test tanta era la gioia folle, totale, assoluta, sei la mia vita e ti voglio un bene infinito.
Buon compleanno tesoro mio.




mercoledì 3 ottobre 2012

Lectio magistralis


fonte immagine: web

Grande lezione di vita quest'oggi, chiacchierando di prevenzione medica con una ragazza ed ascoltando la sua storia. Mi ha raccontato di come ha affrontato una grave malattia, che le ha lasciato tra l'altro delle conseguenze permanenti,  con il sorriso sulle labbra e neanche un' ombra di rabbia nella voce. Quando le ho fatto i complimenti per il suo coraggio, per la sua allegria e la positività che trasmette mi ha semplicemente detto "é il minimo, lo devo a quelli che non ce l'hanno fatta". Vero. Un tempo anch'io, che ho imparato la stessa lezione quand'ero molto giovane, la tenevo presente in ogni momento. Ogni mattina pensavo che era mio dovere vivere al meglio, con piena consapevolezza ed essere felice. Poi te ne dimentichi. Ti lasci sopraffare dalla routine, dalla stanchezza, dalla sveglia tutte le mattine alle 5 (invecchi anche un pò), diventi un automa ed inizi a brontolare. Un pò per giorno, sempre di più sino a che finisci col perdere di vista il fatto che sei una privilegiata per il semplice fatto di stare bene ed esserci. Chissenefrega se la tua vita sentimentale é più disastrata di Dresda dopo la guerra, la vita da pendolare ti stronca ed una montagnola di altre rotture simili. Da domani non mi lamento più, lo giuro, neanche in caso di problemi veri.
E' anche vero che ottimisti si nasce, che tanta grazia e leggerezza nell'affrontare la vita io non l'avrò mai perché sono nata molto più "pesante", la mia arma é piuttosto l'ironia, a volte é un umorismo anche piuttosto nero,  ma sono convinta che con un pò di disciplina ci si possa allenare.