Che poi però può non essere facile anche gestire il
cambiamento.
Dopo aver trascorso gli ultimi 20 anni senza un attimo di tregua, contando ogni
volta con angoscia i giorni di ferie rimanenti e sempre con un senso di
malinconia la domenica sera in vista di un’altra infernale settimana ti puoi
sentire un po' strana, parecchio strana. Si certo, è una parentesi, si spera,
però fa impressione lo stesso. E’ un po' come avere davanti l’infinita steppa
siberiana e nessun cartello stradale, sul serio.
Sarà che è passata solo una settimana ma ancora non ci credo che posso fare le
cose senza andare in apnea, uscire e potermi concedere una pausa se mi va,
leggere, godermi il mio adorato terrazzo, cucinare con un aplomb che sembro
Czaba dalla Zorza e Nigella Lawson messe insieme, perché tanto mica mi corre
dietro nessuno e la giornata sembra moltiplicarsi all’infinito anziché
rattrappirsi. E’ un gran bel momento. Non ho mai capito come ci si possa
annoiare con tante ore davanti a sé da organizzare a piacimento, sarà che la parola noia è una di quelle che non uso mai.
C’è una sola insidia in tutto ciò: cadere nella trappola e sentirsi in colpa. "Non
sto producendo, non mi do abbastanza da fare per trovare un nuovo lavoro, se
fossi davvero in gamba mi farei venire qualche idea geniale, anzi, se fossi
davvero in gamba avrei qualche talento particolare e avrei il lavoro dei miei
sogni" ecc.ecc.ecc.
Col cavolo. Ho capito immediatamente l’appropinquarsi del tranello già nei
giorni scorsi quando il mio problema ad una spalla si è acuito mentre la casa
brillava che nemmeno Cenerentola e mi son detta “goditela, te lo meriti e sai
solo tu la fatica che hai fatto per arrivare fin qui, ti devo ricordare gli
anni di alzate all’alba e 4 h di mezzi pubblici al giorno? Ecco appunto..” Tendo
ad essere prolissa anche con la mia coscienza e farmi lunghissimi discorsetti
programmatici, però funziona.
L'unico paletto che mi sono messa è quello di continuare ad alzarmi ad un'ora dignitosa al mattino sennò se sono libera di farlo posso dormire ad oltranza e non è sano, lo stesso dicasi per una certa regolarità nei pasti e nell'attività fisica, per il resto voglio reimparare ad assaporare ogni più piccolo momento. Un attimo di respiro e sarò pronta per il girone infernale delle agenzie interinali, le inserzioni e uno slalom accorto a schivare sfruttamenti ed ingiustizie varie.
Per ora sono qui, a scrivere in terrazza, nel sole di mezzogiorno, in una mattinata che sembra già aprile. Questa foto l’ho scattata mentre andavo a fare la spesa, mica è colpa mia se il supermercato è vicino ad uno dei più bei belvedere d’Italia J
L'unico paletto che mi sono messa è quello di continuare ad alzarmi ad un'ora dignitosa al mattino sennò se sono libera di farlo posso dormire ad oltranza e non è sano, lo stesso dicasi per una certa regolarità nei pasti e nell'attività fisica, per il resto voglio reimparare ad assaporare ogni più piccolo momento. Un attimo di respiro e sarò pronta per il girone infernale delle agenzie interinali, le inserzioni e uno slalom accorto a schivare sfruttamenti ed ingiustizie varie.
Per ora sono qui, a scrivere in terrazza, nel sole di mezzogiorno, in una mattinata che sembra già aprile. Questa foto l’ho scattata mentre andavo a fare la spesa, mica è colpa mia se il supermercato è vicino ad uno dei più bei belvedere d’Italia J