mercoledì 13 febbraio 2019


Che poi però può non essere facile anche gestire il cambiamento.
Dopo aver trascorso gli ultimi 20 anni senza un attimo di tregua, contando ogni volta con angoscia i giorni di ferie rimanenti e sempre con un senso di malinconia la domenica sera in vista di un’altra infernale settimana ti puoi sentire un po' strana, parecchio strana. Si certo, è una parentesi, si spera, però fa impressione lo stesso. E’ un po' come avere davanti l’infinita steppa siberiana e nessun cartello stradale, sul serio. 
Sarà che è passata solo una settimana ma ancora non ci credo che posso fare le cose senza andare in apnea, uscire e potermi concedere una pausa se mi va, leggere, godermi il mio adorato terrazzo, cucinare con un aplomb che sembro Czaba dalla Zorza e Nigella Lawson messe insieme, perché tanto mica mi corre dietro nessuno e la giornata sembra moltiplicarsi all’infinito anziché rattrappirsi. E’ un gran bel momento. Non ho mai capito come ci si possa annoiare con tante ore davanti a sé da organizzare a piacimento, sarà che la parola noia è una di quelle che non uso mai.
C’è una sola insidia in tutto ciò: cadere nella trappola e sentirsi in colpa. "Non sto producendo, non mi do abbastanza da fare per trovare un nuovo lavoro, se fossi davvero in gamba mi farei venire qualche idea geniale, anzi, se fossi davvero in gamba avrei qualche talento particolare e avrei il lavoro dei miei sogni" ecc.ecc.ecc. 
Col cavolo. Ho capito immediatamente l’appropinquarsi del tranello già nei giorni scorsi quando il mio problema ad una spalla si è acuito mentre la casa brillava che nemmeno Cenerentola e mi son detta “goditela, te lo meriti e sai solo tu la fatica che hai fatto per arrivare fin qui, ti devo ricordare gli anni di alzate all’alba e 4 h di mezzi pubblici al giorno? Ecco appunto..” Tendo ad essere prolissa anche con la mia coscienza e farmi lunghissimi discorsetti programmatici, però funziona.
L'unico paletto che mi sono messa è quello di continuare ad alzarmi ad un'ora dignitosa al mattino sennò se sono libera di farlo posso dormire ad oltranza e non è sano, lo stesso dicasi per una certa regolarità nei pasti e nell'attività fisica, per il resto voglio reimparare ad assaporare ogni più piccolo momento. Un attimo di respiro e sarò pronta per il girone infernale delle agenzie interinali, le inserzioni e uno slalom accorto a schivare sfruttamenti ed ingiustizie varie.
Per ora sono qui, a scrivere in terrazza, nel sole di mezzogiorno, in una mattinata che sembra già aprile. Questa foto l’ho scattata mentre andavo a fare la spesa, mica è colpa mia se il supermercato è vicino ad uno dei più bei belvedere d’Italia J


lunedì 4 febbraio 2019

Karma movimentato


Che bella questa vita che può sempre ricominciare daccapo, in ogni momento. Vai avanti pensando che ormai non hai piu' tutte le strade davanti come a vent'anni, ti dici che bisogna aver pazienza e tirare avanti, che è dura per tutti e tu mica sei nata principessa, sbuffi, imprechi e scalci ma macini chilometri. E poi ad un certo punto finalmente ti ribelli, un po' di coraggio, un punto di vista diverso, un provvidenziale attimo di incoscienza e tutto cambia. E questo ogni volta mi sembra un po' un miracolo.
Si a volte le novità fanno paura, specialmente se come la sottoscritta sei del segno del toro e se fosse per te non dovrebbero nemmeno mai cambiare le confezioni dei tuoi prodotti preferiti e invece nella vita di cambiamenti nei hai dovuti affrontare moltissimi, però scegliere, sentirti di nuovo padrona della tua vita, avere il coraggio di osare  è sempre un momento di meravigliosa vertigine. Sono felice stasera perché è proprio uno di quei momenti.