venerdì 22 luglio 2022

Il mercatino

E poi è successo che ho scoperto il mondo dei mercatini per hobbisti. 
Ho sempre amato creare e ho sempre adorato il contatto con il pubblico, allestire esposizioni, fare vetrine. I miei anni lavorativi nel mio negozietto di abbigliamento e scarpe sono stati tra i più felici in assoluto e li ricordo sempre con immensa nostalgia. Svegliarsi al mattino felice di andare al lavoro, non sentire la stanchezza, in una parola divertirsi lavorando. 
E così quando mio figlio mi ha proposto di rendere concreta la nostra passione comune per le piante è stata la felicità. Innanzitutto per la meravigliosa opportunità di fare qualcosa con lui, quando un figlio di oltre trent'anni ti propone di condividere un progetto è una grande gioia.  E poi perché effettivamente i kokedama e i  terrarium che cominciavano ad intasare la casa sono troppo belli per tenerli solo per noi. L'apprezzamento, i complimenti che hanno riscosso sono stati  una grande soddisfazione. Ed è stato lì che ho scoperto un mondo fatto di altre persone che come noi durante la settimana lavorano in altri campi e ogni tanto si attivano, fanno chilometri e faticacce assurde per coltivare la loro passione. Ci scambiamo idee, prendiamo nuovi spunti, nelle lunghissime giornate un cui il mercatino dura quanto alcune feste di matrimonio facciamo due chiacchiere con gli altri espositori, mi rende felice questa cosa. Mi fa sentire  completamente viva. Tanto da non sentire la fatica e aspettare con trepidazione il mercatino successivo. A proposito, mancano solo due settimane al prossimo... :-)

venerdì 18 marzo 2022

Esercizi di scrittura

Sto frequentando un corso di scrittura creativa e nella lezione di oggi è previsto che io scriva, proprio in questo momento e per cinque minuti. Nessun argomento in particolare, solo cosa sto pensando adesso. 
E' una domenica fredda e grigia, con un cielo plumbeo, fatta di piccole cose tipo una passeggiatina al parco con Doris, la spesa, un pò di lavatrici. Mi sono tenuta impegnata con varie pulizie di primavera, il riordino della libreria con divisione per autore e genere ma l'umore non è granché. In soggiorno la tv è accesa sulle notizie, tragiche come da quindici giorni a questa parte. Sto cercando di pensare a qualcosa di universalmente bello, al di sopra di tutte le miserie umane, genere Handel o Caravaggio tanto per dire, qualcosa che mi possa portare per un attimo molto lontano da tutto questo ma la pagina resta bianca. 
In cinque minuti ho scritto solo queste cose, l'insegnante una pagina di quaderno, sigh. Non credo che diventerò mai una scrittrice, men che meno  prolifica.
Mi piacerebbe molto riuscire a creare con le parole un mondo alternativo, pieno di bellezza e pace, dove potermi rifugiare ogni volta che voglio ma è così difficile, e poi sono ancora alla Unit 2, lesson 2. Spero di riuscire almeno a migliorare il mio modo di scrivere e comunicare, sarei già soddisfatta Comunque il corso mi diverte molto ed è stimolante e alla fine è questo che conta.


mercoledì 2 marzo 2022




C'è una primavera anticipata e prepotente con violette, mimosa e primule ovunque, con un cielo così azzurro che stride con tutto il resto e ti sembra impossibile che stia succedendo davvero. 
C'è la vita, che in tutte le altre nazioni scorre più o meno uguale, con le nostre piccole grandi sicurezze, con Instagram che ti propone immagini idilliache, o stupidaggini a seconda di chi segui e comunque nel dubbio la Benedetta di fatto in casa per voi cucina imperterrita come non ci fosse un domani; arriva qualche film nuovo, mostre, qualche concerto. Ci sono i primi progetti di vacanze.
Tu fai la tua vita, vivi, respiri, vai in giro, fai le tue belle passeggiate del fine settimana e a tratti ti senti rassicurata, in altri momenti ti sembra di vivere in una realtà parallela. 
Nonostante mille discorsi e tanta retorica possiamo solo essere spettatori, testimoni di un orrore dopo l'altro, muti, attoniti, spaventati, addolorati, aspettando di vedere come andrà a finire. Piccoli, miserissimi e molto, molto mortali.
Al di qua di una frontiera, di quella che poi in fin dei conti è una convenzione, un segno su una carta, c'è la vita che galoppa come sempre, al di là c'è l'inferno in terra. Possiamo partecipare a marce e fiaccolate, donare qualcosa, essere vicino ma la sensazione è sempre di una mostruosa impotenza. 
E' un incubo terribile.