Non è stato sempre e solo paradiso, ha avuto parecchie rogne di salute che stiamo ancora curando, i primi tempi le paure che aveva erano davvero tantissime e andava nel panico più assoluto, anche se quando è arrivata aveva già 5 mesi ancora non faceva i bisogni fuori casa ed è stato abbastanza impegnativo insegnarglielo, non andava al guinzaglio, non faceva le scale ed era impossibile portarla fuori, non giocava, non amava essere toccata ed aveva il terrore degli altri cani però abbiamo fatto tantissima strada da allora. Ma proprio tanta, penso a come ama e cerca le coccole, a come ha cambiato espressione, invece dello sguardo "da canile" ora ha un musetto sicuro e impertinente da "beh ragazzi, tutto questo mi spetta!", con i suoi simili è diventata socievolissima ed è l'animatrice del parchetto, una giocherellona incredibile. Con noi è super affettuosa e comunica moltissimo con i suoi versetti ed espressioni che abbiamo imparato a riconoscere e pian piano comincia ad avere un pò meno paura degli estranei. Bellissimi gli sguardi che ci lanciamo al parco mentre gioca e ogni tanto controlla dove sono o quando esco dalla doccia e solo dopo 5 minuti che non ci vediamo mi fa le feste come fossi fuori da 8 ore. Quando i nostri figli ci vengono a trovare li accoglie ogni volta con dei guaiti di felicità così forti e corse per tutta la casa che commuovono. Ripenso a quando l'hanno sterilizzata e in clinica mi hanno fatto entrare a vederla, era in una gabbia ma con la porta aperta, ancora tutta addormentata, con la lingua fuori e penzolante eppure appena mi ha visto ha cercato di trascinarsi verso di me e il periodo di osservazione post operatorio lo ha fatto in braccio.
lunedì 20 dicembre 2021
Un anno con la Didi
Non è stato sempre e solo paradiso, ha avuto parecchie rogne di salute che stiamo ancora curando, i primi tempi le paure che aveva erano davvero tantissime e andava nel panico più assoluto, anche se quando è arrivata aveva già 5 mesi ancora non faceva i bisogni fuori casa ed è stato abbastanza impegnativo insegnarglielo, non andava al guinzaglio, non faceva le scale ed era impossibile portarla fuori, non giocava, non amava essere toccata ed aveva il terrore degli altri cani però abbiamo fatto tantissima strada da allora. Ma proprio tanta, penso a come ama e cerca le coccole, a come ha cambiato espressione, invece dello sguardo "da canile" ora ha un musetto sicuro e impertinente da "beh ragazzi, tutto questo mi spetta!", con i suoi simili è diventata socievolissima ed è l'animatrice del parchetto, una giocherellona incredibile. Con noi è super affettuosa e comunica moltissimo con i suoi versetti ed espressioni che abbiamo imparato a riconoscere e pian piano comincia ad avere un pò meno paura degli estranei. Bellissimi gli sguardi che ci lanciamo al parco mentre gioca e ogni tanto controlla dove sono o quando esco dalla doccia e solo dopo 5 minuti che non ci vediamo mi fa le feste come fossi fuori da 8 ore. Quando i nostri figli ci vengono a trovare li accoglie ogni volta con dei guaiti di felicità così forti e corse per tutta la casa che commuovono. Ripenso a quando l'hanno sterilizzata e in clinica mi hanno fatto entrare a vederla, era in una gabbia ma con la porta aperta, ancora tutta addormentata, con la lingua fuori e penzolante eppure appena mi ha visto ha cercato di trascinarsi verso di me e il periodo di osservazione post operatorio lo ha fatto in braccio.
giovedì 16 dicembre 2021
Scrittura creativa
La cosa più grave è che grazie alle limitazioni del periodo i ritmi lenti mi hanno un pò preso la mano, ormai sono un bradipo in tuta e sorvoliamo pietosamente sugli aspetti estetici perché su quel versante non c'è nemmeno più di che discutere. Due anni sono una quantità di tempo mostruosa, sufficiente per scrivere un tomo della lunghezza di Guerra e pace, iniziare a praticare sport e ritrovare una forma fisica da urlo, coltivare una mezza dozzina di nuovi hobby, c'è gente che ha fatto di quest' opportunità veri miracoli. Io non riesco neanche a rimettere in ordine i documenti che traboccano dal cassetto del mobile in ingresso, che amarezza...
mercoledì 10 febbraio 2021
La produttività ai tempi del Covid
lunedì 11 gennaio 2021
Festa
Covid permettendo è stato un bellissimo Natale, uno dei più belli. E' rimasto nell'aria.
Il 16 dicembre ricorreva il compleanno di mio papà, quest'anno erano 82, portati con ribelle gagliardia ma pur sempre una bella sommetta. Nonostante il momento, con molta organizzazione e la prudenza di un protocollo clinico, siamo riusciti a creare una giornata speciale, come si suol dire pochi, anzi pochissimi e distanziati che neanche in Antartide, ma buoni. Lui spero abbia apprezzato, nonostante l'annata nefasta non ha del tutto assimilato il concetto che le convention familiari sono rimandate a data da destinarsi e il suo orgoglio leonino ha dovuto abbozzare. Ed eccoci al 20 dicembre, giorno in cui, oltre ad essere stata inondata di regali, (quest'anno i miei familiari si sono superati e va bene che è il pensiero che conta ma quest'anno lo scartocciamento di pacchetti è stato una goduria pazzesca) è arrivata Doris. Che emozione, quando l'abbiamo vista con quegli occhioni dolcissimi, portarla a casa, ci è sembrato di tornare indietro a quando siamo tornati dall'ospedale con un fagottino nella copertina. Abbiamo dovuto riorganizzarci un pò ma non ci è pesato per nulla tanta è la felicità di averla con noi. Sono state vacanze tutte per lei, con tanti giochi, molte uscite nonostante la pioggia incessante e il freddo, molte letture per farci una cultura su crocchette, cibo umido e addestramento e soprattutto tenerezza a tonnellate. Pur avendo già avuto un cane la differenza tra i due è così netta che ho dovuto imparare un sacco di cose e se da una parte c'erano dettagli meravigliosi che ricordavo come fosse ieri, tipo quando i cani sognano (da mangiare di baci) dall'altra è stato tutto nuovo e stimolante.
E che bello l'affetto con il quale l'hanno accolta i nostri parenti, ha ricevuto tanti regali, una montagna, la sera in cui è arrivata avevamo già tutto l'occorrente. Vorrebbero tutti vederla e coccolarla, sembra davvero che in famiglia sia arrivato un bambino. Siamo tutti molto amanti degli animali e questa è una cosa della mia famiglia che amo.
Volevamo adottare un cane da tanto tempo. Che fortuna che alla fine sia successo. La sera siamo più stanchi ma felici (tra parentesi l'insonnia della quale ho sofferto durante i vari lockdown è magicamente sparita), con la sua simpatia e dolcezza questa piccoletta ha letteralmente invaso ogni angolo della casa e del nostro cuore. Volerle bene è stata questione di un attimo, è incredibile. E' già parte della nostra famiglia e faremmo qualunque cosa per proteggerla e difenderla.
Viva le sorprese insomma, che riescono ancora a illuminare istantaneamente e dare magia alle nostre vite piene di menate.