mercoledì 23 dicembre 2020

Doris


Domenica prima di Natale, regalo dei regali è arrivata lei, Doris, che prima si chiamava Pink ma con la speranza di regalarle fortuna, felicità e una vita nuova abbiamo voluto regalarle un nuovo inizio anche nel nome. 
Salvata dai volontari dopo il recupero dell'intera cucciolata buttata via come fosse immondizia (e ogni volta che sento queste notizie qualcosa dentro di me ruggisce di rabbia e non si capacita, non si capaciterà mai), spaventata per le 24 ore di viaggio, due occhioni dolci e tanto bisogno di coccole e rassicurazioni. 
Fortissimamente voluta dopo Joy, simpaticissimo e indomabile terrier, vissuto 18 anni e indimenticato componente della famiglia. 
Dopo due giorni comincia lentamente a fidarsi, ha capito che può avvicinarsi alla ciotola mentre mangia senza dover stare in allerta pronta a scappare (penso che dolce e tranquilla com'è si sia vista rubare più di un boccone), la prima visita dal veterinario è stata tranquilla e senza stress, comincia a giocare e ad esplorare il nostro terrazzo, si sta guardando intorno insomma e mi sembra che quello che vede le piaccia molto. 
Il primo giorno e mezzo l'ha passato dormendo ininterrottamente, oltre allo stress immagino che la sua nuova cuccia, bella imbottita e ricoperta da una copertina morbida, debba esserle sembrata un sogno. 
Cerchiamo di fare tutto con molta calma, senza stressarla e rispettando i suo tempi e sono contenta di avere così tanto tempo e attenzione da dedicarle. 
E mi piace anche il fatto che non l'abbiamo scelta esteticamente. Per una serie di circostanze non sapevamo nulla di lei finchè non hanno aperto la porta della navetta che la trasportava e in fondo riflettendoci è proprio questo è il vero senso dell'adozione, voler bene senza riserve. Oltre che di una dolcezza unica, l'adorerebbe anche un burbero insensibile, è anche bellissima  ma l'avremmo amata anche tracagnotta, spelacchiata e con un brutto carattere, anzi i cani vecchietti e malconci sono quelli che attirano sempre la nostra attenzione e ci fanno più tenerezza.
Nella foto, in cui sembra meditare sul suo futuro :-), era appena arrivata a casa. In due giorni sembra già più grande e meno cucciolotta con lo sguardo perso, ha già un piglio più baldanzoso. 
Ha ricevuto già una marea di coccole e persino regalini di Natale dai nostri parenti. Sta rendendo  indimenticabile questo Natale così assurdo. E ancora una volta è tutto merito di mio figlio, Lorenzo. Dolcissimo e unico, buono come il pane, con un cuore grande e generoso.
Che poi se ci penso le più grandi sorprese e le emozioni più belle e intense della mia vita me le ha fatte provare tutte lui quindi niente di strano che anche stavolta sia riuscito nell'intento.