giovedì 16 dicembre 2021

Scrittura creativa


E' un libricino di neanche trenta pagine, stampato in una manciata di copie da distribuire a pochi amici, con la copertina che sembra un pò un libro scolastico, è quasi un gioco, un gadget senza pretese letterarie ma scriverlo è stato un grande divertimento e vederlo stampato mi ha reso felice come una bambina di cinque anni. La trepidazione mentre aspettavo che il corriere consegnasse è stata tanta!
Ci ho messo un'infinità di tempo per finirlo e il perché non l'ho ancora capito del tutto, da una parte mi sembra sempre di non avere abbastanza fantasia nemmeno per scrivere la lista della spesa, dall'altra affrontare gli anni della mia infanzia a tratti è stato un lavoro faticoso, troppo, anche se stiamo parlando perlopiù di momenti divertenti però di fatto ci lavoravo ogni tanto, procrastinavo ed è rimasto nel cassetto per anni. 
L'arrivo delle copie stampate è stata una gran bella botta di vita. Anche perché, parliamoci chiaro, da queste parti non è che succeda granché, come si può evincere dalla frequenza con la quale posto qualcosa, due post in un anno, ho detto tutto. Sono stati quasi due anni di letargia e di attesa, ho potuto coltivare alcune mie passioni ma quella per i viaggi ormai sembra storia del Pleistocene, è tutto un "ti ricordi quando siamo andati?", "che emozione!!",  "avevamo tutto e a volte non ce ne rendevamo conto" e allegri discorsi su questo tono. In tutto il mondo a noi umani la vita si è ristretta intorno come una fascetta termosaldante, via via sempre più stretta man mano che si raffredda, per fortuna credo di essere un tipo paziente, di buon carattere e con tanta fantasia ma a volte sento un pò mancar l'aria e non solo per via della mascherina. Molte passeggiate, nessuna attività al chiuso tranne Netflix fino a rimetterci le cornee e la lista è già praticamente finita. Tutte le volte che avevo voglia di digitare "scrivi nuovo post" un campanellino malignamente trillava "e per raccontare cosa? Che hai pagato una bolletta o che hai fatto una torta? Non vorrai mica scrivere un post al giorno sulla Doris". Colpita e affondata. 
La cosa più grave è che grazie alle limitazioni del periodo i ritmi lenti mi hanno un pò preso la mano, ormai sono un bradipo in tuta e sorvoliamo pietosamente sugli aspetti estetici perché su quel versante non c'è nemmeno più di che discutere. Due anni sono una quantità di tempo mostruosa, sufficiente per scrivere un tomo della lunghezza di Guerra e pace, iniziare a praticare sport e ritrovare una forma fisica da urlo, coltivare una mezza dozzina di nuovi hobby, c'è gente che ha fatto di quest' opportunità veri miracoli. Io non riesco neanche a rimettere in ordine i documenti che traboccano dal cassetto del mobile in ingresso, che amarezza... 

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