giovedì 22 maggio 2025


Ieri sera, mentre mi lavavo i denti - momento sempre dedicato alle grandi riflessioni  - mi sono chiesta "Ma qual' è il senso di scrivere un blog che non legge nessuno?"  Ma proprio nessuno. Credo che, a parte iniziali, sporadiche visite da parte di amici e parenti, queste pagine siano più solitarie di una steppa asiatica. Quindi è un po' come sproloquiare da soli, il che va anche bene, io penso spesso a voce alta, però in questi tempi di visibilità cercata a tutti i costi la mia perseveranza  potrebbe sembrare come dire...un po'...ottusa?
Per tutta l'adolescenza ho sempre scritto diari, tutte le sere, spesso con la mia amica del cuore sedute sui gradini del portone  dove abitavamo. Negli anni si è accumulata una pila di quaderni che purtroppo ho dato alle fiamme quando ho scoperto che mia madre li leggeva. Mi sono procurata un bidone e ho appiccato un assai scenografico falo' in cortile. Non che le cronache fossero così gustose, facevo una vita così tranquilla che le adolescenti di adesso mi definirebbero con disprezzo una palla al piede, ma mi dispiace di non avere più quei ricordi. Sarebbe stato interessante, bello.
In seguito ho scritto e documentato tutti i piccoli e grandi progressi mentre Lorenzo cresceva (e quelli sono gelosamente custoditi come il santo Graal) e in età adulta ho ricominciato con qualche appunto in momenti particolarmente significativi, seppur con poca costanza. Una volta entrata nell'era digitale passare al diario multimediale è stato naturale come respirare. 
E quindi tutto questo per dire che il blog lo scrivo per me stessa. È il mio archivio, un diario di viaggio, un po' più discorsivo di FB e Instagram dove tutto è veloce e sempre più rumoroso, un rifugio tutto per me dove riflettere  indisturbata; è come una casetta sull'albero, un posto dove tornare ogni tanto a riprendere fiato. Ma va benissimo che nessuno se lo fili, mi sento ancora più libera! Tra l'altro ora ci sono gli haters, sai che stress calibrare ogni parola che scrivi? Non farebbe per me. Certo, qualche scambio di pensieri ogni tanto non mi dispiacerebbe ma vabbè. 
Io scrivo.


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